Le promesse si mantengono sempre. Quando ho finito la mia borsa ho specificato che gli esagoni li attaccavo man mano che li facevo. Amelia (che ha fatto la borsa come la mia) mi ha chiesto di spiegare la mia tecnica (che poi non è solo la mia, ma sicuramente di tantissime di voi). Eccovi accontentate:
Si esegue la prima piastrella.
Eseguendo la seconda, si arriva a metà dell'ultimo giro (ma anche a lavorare 2 lati e mezzo, come preferite);
Lavorare la prima catenella (per fare l'angolo), inserire l'uncinetto nell'angolo della prima piastrella, prendere il filo ed eseguire una maglia bassa; ancora una catenella ed altri tre punti alti nell'angolo.
Proseguire con una maglia bassa in mezzo ad ogni quadretto della prima piastrella, mentre si esegue la lavorazione dell'ultimo giro della seconda piastrella.
Ed ecco il gioco è fatto!! Più facile a farlo che a tentare di spiegarlo.
Spero di essere stata abbastanza chiara. Ovviamente per le piastrelle esagonali è la stessa cosa; se non ci sono quadretti, il mezzo punto di unione si fa tra due punti alti.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, si porgono distinti saluti (opsss... deformazione professionale).
Ciao a tutti.
è stata una bella spiegazione!
RispondiEliminaciao
Accidenti! A saperlo prima mi sarei risparmiata un bel po' di caos...
RispondiEliminaPer la prossima borsa sarà tutto molto più semplice, grazie!
Froda
Queste piastrelle patchwork mi riportano alla mia infanzia quando le mie nonne, mamma e figlia, sfornavano piastrelle su piastrelle per le coperte di tutti i nipoti.... erano coperte piene d'amore.. e alcune cose, si sa, passano di generazione in generazione... e io riproposi lo stesso stile per la copertina del lettino della mia primogenita, che passò poi alla seconda, ovviamente ;)
RispondiEliminaI tempi passano, ma le belle cose rimangono, se non altro almeno nella memoria delle persone :D !